Storia di un prete furfantello alto poco più di un metro e quaranta. “PAPA...
Storia di un prete furfantello alto poco più di un metro e quaranta PAPA GIUCCULATERA di Emilio Rubino Il titolo non sta a indicare la marca di un piccolo elettrodomestico, o meglio di un utensile...
View ArticleLA “PINDANGA”
A lungo andare la natura e il carattere di una persona vengono a galla LA “PINDANGA” di Emilio Rubino Quello che stiamo per raccontare è un episodio veramente accaduto a Nardò nel 1865. Un giorno di...
View ArticleRacconti. La capu ti muertu
di Emilio Rubino Questo aneddoto non è un racconto immaginario, partorito dalla fervida fantasia di un buontempone, ma un avvenimento realmente accaduto nelle campagne neritine all’inizio dello...
View ArticleL’uomo della “conza”
di Wilma Vedruccio Da quando sua madre disse “tocca porti lu pane a casa, fiju miu”, aveva allora undici anni suppergiù, aveva impastato malta senza posa. Impastato e trasportato malta fino a...
View ArticleMamma Cuncetta vendeva le noci
di Rocco Boccadamo Non gestiva una bottega da fruttivendolo, le ricavava direttamente da una vetusta grande pianta che vegetava rigogliosa nel piccolo fondo agricolo di proprietà denominato “Aria ‘u...
View ArticleLa fidanzata di Spongano
di Giorgio Cretì Ippaziantonio, o Patintoni, in quel periodo aveva la zita, la fidanzata, a Spongano e da lì andava e tornava in bicicletta. Ma andare e venire così, semplicemente, non poteva durare...
View ArticleNc’era ‘na fiata… a proposito di stupidi e creduloni
La gente stupida e credulona la si trova dappertutto di Emilio Rubino C’era una volta un signore che aveva due figlie. Un giorno, all’ora di pranzo, il padre chiese alla più piccola di scendere in...
View ArticleRacconti a Galatina. La quindicina
I RACCONTI DELLA VADEA LA Q U I N D I C I N A di Pippi Onesimo Il sig. Cheròndula aveva appena chiuso il telefono e, visibilmente soddisfatto, abbandonava la scena, mentre una risata generale e un...
View ArticleC’era una volta l’Amore…
A volte i miracoli s’avverano anche senza l’intervento divino C’era una volta l’Amore… di Mauro De Sica Ero un ragazzetto di quasi otto anni, quando mia nonna mi raccontò l’indimenticabile favola...
View Article23 aprile. San Giorgio in un racconto salentino
di Alfredo Romano Il fatto di san Giorgio [In basso la versione in dialetto salentino] Racconto tratto dal libro “Lu Nanni Orcu, papa Cajazzu e altri cunti salentini” di Alfredo Romano. Nardò, Besa,...
View ArticleLeggende del Salento. Gli scogli dannati di Leuca e le macarìe della Grecìa...
Il Salento delle leggende. Misteri, prodigi e fantasie nell’antica Terra d’Otranto di Antonio Mele ‘Melanton’ Quando muoiono le leggende finiscono i sogni. Quando finiscono i sogni, finisce ogni...
View ArticleGisarino, il sacrestano eternamente innamorato
di Melanton Non si sa quand’egli sia nato, e si conosce appena il periodo della sua dipartita, che i più anziani del paese concordano nel circoscrivere intorno al 1930. Qualcuno lo ricorda come un...
View ArticleLa telefonata
I R A C C O N T I D E L L A V A D E A L A T E L E F O N A T A di Pippi Onesimo Le lampe (bicchieri da un quarto colmi di vino), rappresentavano il baratto privilegiato per pagare la commissione...
View ArticleRacconti. L’allegra famigliola
di Emilio Rubino Antonio, un buon padre di famiglia, tutto casa e lavoro, una mattina, approfittando della splendida giornata, decise di portare in campagna anche il figliolo, di appena sei anni, e...
View ArticleLa “Spina” del vescovo
Una torbida vicenda neritina di tanti secoli fa LA “SPINA” DEL VESCOVO Anche nei periodi più bui, la giustizia, seppure tra tanti stenti, ha fatto il suo corso di Emilio Rubino Qualche volta,...
View ArticleQuell’indimenticabile spettacolo audace nella controra
di Rocco Boccadamo Altro che la mitica “Malizia” in celluloide, con un’avvenente Laura Antonelli intenta a sfaccendare in sommità ad una scala e un imberbe coprotagonista intensamente preso a coglierne...
View ArticleGalatina e le lampe
di Pippi Onesimo Subito dopo la putia (l’esercizio) de la Bòmbana, si svolta a sinistra (per chi dall’Orulogiu scinde versu l’Anime) per salire dalla via de le Moniceddhre (via Scalfo), che, snodandosi...
View ArticlePrimarie e Prim’arie
di Pino de Luca Al mio paese c’era Mesciu Ginu. Mesciu Giunu era un omone alto e grosso che di mestiere faceva il ciabattino. Appena si comprava un paio di scarpe, specialmente da ragazzini, si andava...
View ArticleGalatina e la fabbrica dei sogni
di Pippi Onesimo La postazione della Casa della Rusetta era oltremodo strategica: nascosta con discrezione nella immediata periferia del Centro Antico, offriva la massima riservatezza e poteva...
View ArticleDal paesello, boccioli d’antiche stagioni
di Rocco Boccadamo Giulia C. era giunta a Marittima, da un paese vicino, sposando Fortunato e, a distanza di circa un anno, aveva messo al mondo Teresa. Purtroppo, la buona donna, ancora giovane,...
View ArticleVecchi ricordi…
di Mauro Minutello Vorrei conoscere il sentiero che seguono i ricordi per tornare alla mente. A volte sono così lontani che non si ha più idea di averli custoditi con cura. Lunedì pomeriggio 2 giugno...
View ArticleUn volto marittimese: Anita, detta Nnita
Racconti salentini Un volto marittimese: Anita, detta Nnita Protagonista di queste righe è una compaesana, signora pressappoco a metà tra gli ottanta e i novanta, precisamente della classe 1930,...
View ArticleCielo stellato
di Wilma Vedruccio L’estate è propizia per alzare gli occhi al cielo nella notte, a osservare il firmamento, più che le altre stagioni. Le notti calde che ridonano il respiro dopo il caldo del...
View ArticleLi zezzi russi
di Salvatore Chiffi In Nardò, verso la metà degli anni ’50, sulla strada “ti mare”, proprio di fronte a “lu torrino” (cisterna sopraelevata dell’acquedotto) viveva un ricco signore molto conosciuto...
View ArticleCamillo, basta il nome…
di Elio Ria Tondo, tondo come l’O di Giotto, impareggiabile nel pettegolezzo, garante della comunicazione paesana, confidente, campione della tolleranza, simbolo dell’allegoria del sorriso. Lo Zitone,...
View ArticleSalento, con i suoi miti e leggende
di Felicita Cordella Mille storie salentine narrano di delfini, di sirene, di dei e semidei, di ninfe e satiri. Una sirena a due code di nome Leucades o Leucasia insieme con due amiche sirene,...
View ArticleDa Marittima, senza tempo: storie di A., M. e V.
di Rocco Boccadamo La mia amica marittimese A., la quale, già in passato, mi ha gentilmente fatto dono dello spunto ispiratore per una narrazione, dedicatale e poi raccolta in un volume che ne ha...
View ArticlePeriferie desolate
di Pier Paolo Tarsi Mi sedetti alla penombra su un masso posto sul ciglio e restai a guardare la via di casa con l’intento di prestarle per una volta l’attenzione che, proprio in quel momento, reputai...
View ArticleRacconti| La macchia blu. Una falsa storia vera (cap. I)
di Alessio Palumbo La storia che vado a raccontare è vera e falsa allo stesso tempo, come del resto lo sono tante. Quanto vi sia di reale e quanto sia frutto della fantasia, chi avrà la pazienza di...
View ArticleRacconti| La macchia blu. Una falsa storia vera (cap. II)
di Alessio Palumbo Capitolo II Dormì per tutto il pomeriggio, ma un sonno agitato, frammentato, pieno di immagini confuse, di suoni indistinti. Rivide la smorfia di dolore sul volto del Castriota,...
View ArticleRacconti| La macchia blu. Una falsa storia vera (cap. III)
di Alessio Palumbo Capitolo III Per tre giorni e tre notti il vento non smise di sferzare uomini e cose. Violenti rovesci d’acqua si riversarono sul paese ingombrando le strade con torrenti di fango....
View ArticleRacconti| La macchia blu. Una falsa storia vera (cap. IV)*
di Alessio Palumbo Capitolo IV Passarono una decina di giorni scarsi e una mattina, mentre assonnato a causa della notte passata in bianco per il caldo si trovava ancora nell’altare di san Nicola per...
View ArticleRacconti| La macchia blu. Una falsa storia vera (cap. V)
di Alessio Palumbo Capitolo V Si distese nel letto con la tunica ancora addosso. La notte non era calda, ma sentiva la fronte bollire come se avesse la febbre. Il resto del corpo era invece scosso da...
View ArticleRacconti| La macchia blu. Una falsa storia vera (epilogo)
di Alessio Palumbo Epilogo Il pennino raschiava la pergamena. Don Matteo Rocca, con mosse lente, appose la firma in calce al testo scritto di fresco con quella grafia spigolosa che con l’età era andata...
View ArticleLa Torre del Tempo. Racconto fantastico dedicato a Torre Inserraglio e ai due...
di Clara Rizzi Nell’estate del 1480 due Capitani si incontrarono ad Otranto. Entrambi furono inviati per difendere la città dagli Ottomani. Uno morì il giorno precedente all’altro. L’antica...
View ArticleScatta e crepa Scinnaru!
di Marino Miccoli Mia nonna materna Addolorata Polimeno, macellaia o meglio uccéra a Spongano sin dai primi anni del ‘900, era un vero e proprio archivio di cultura e saggezza popolare, che aveva...
View ArticleFiabe della Terra d’Otranto
Una raccolta di fiabe della Terra d’Otranto curata da Eugenio Imbriani ci arriva dal passato come uno scrigno di preziosi di Giuseppe Corvaglia Un libro per curiosi, vecchi e giovani, è arrivato in...
View ArticleFiabe salentine| Verde Lumìa
La storia di Verde Lumìa ovvero de lu Conte Marcu che era vecchiu e facce rrignatu e de lu Conticeddhu paru sou di Giuseppe Corvaglia Dopo aver commentato il libro pubblicato da Del Grifo e curato...
View ArticleUn fottuto quarto d’ora extra per il caffè…
di Pier Paolo Tarsi In copisteria, sono le 17 e qualcosa ma è ancora chiusa. Sono quasi in ritardo, ma decido comunque di aspettare: c’è un cartello sulla saracinesca, apertura serale dalle 17.15 alle…...
View ArticleLa ‘Nunziata di Castro
di Rocco Boccadamo Anche se, da alcuni anni, ‘Nunziata non è più fra noi, rimane nitido il ricordo della sua figura. A beneficio dei non indigeni, nel titolo delle presenti note è riportato, in...
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